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Opernhaus Bratislava/Pressburg – Don Giovanni
07.11.2025 - 09.11.2025 | Slowakisches Nationaltheater - Neubau Des Nationaltheaters
Don Giovanni (titolo originale: Il dissoluto punito ossia Don Giovanni, numero di catalogo K 527) è un´opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart.
Atto I
Leporello attende il suo padrone, Don Giovanni, introdottosi mascherato in casa di Donna Anna per sedurla (Notte e giorno faticar). Ma la tentata violenza non riesce: Don Giovanni era intento a sedurla ma poi arriva il padre di Donna Anna ossia il Commendatore. Don Giovanni lo sfida a duello a colpi di spade e poi lo ferisce mortalmente al cuore. Don Giovanni e Leporello fuggono. Rientrata, Donna Anna scopre il cadavere del padre; Don Ottavio, suo promesso sposo, la soccorre e le promette di vendicarla a qualsiasi costo (Ah, del padre in periglio).
Nel frattempo, Don Giovanni è in cerca di nuove conquiste, ma quando incontra Donna Elvira, da lui già sedotta ed abbandonata pochi giorni prima e che ora lo cerca disperata d´amore, si trova in grande imbarazzo (Ah, chi mi dice mai). Don Giovanni cerca di giustificarsi e quando Donna Elvira viene distratta da Leporello, si allontana in fretta lasciando il povero Leporello a tentare di placare la furia di donna Elvira: egli non può far altro che rivelarle la vera natura del carattere di Don Giovanni e l´infinita serie delle sue conquiste di donne in tutta Europa (Madamina, il catalogo è questo). Donna Elvira, incredula alle parole di Leporello, non vuole arrendersi e ricercherà quel birbone di Don Giovanni affinché non si penta delle sue malefatte.
Intanto, un gruppo di contadini e contadine, festeggiano le nozze di Zerlina e Masetto (Giovinette che fate all´ amore). Don Giovanni e Leporello, fuggiti da Donna Elvira, vanno a vederle. Intenzionato a sedurre la fresca sposina, Don Giovanni fa allontanare con una scusa il marito in compagnia di Leporello con tutti gli altri paesani (Ho capito) e, rimasto solo con la giovane Zerlina, la invita a seguirlo e le promette di sposarla (La ci darem la mano). Proprio quando Zerlina sta per cedere sopraggiunge Donna Elvira arrabbiatissima, che la avvisa delle cattive intenzioni del malvagio libertino e la porta via con sé (Ah, fuggi il traditor).
Arrivano Donna Anna e Don Ottavio, venuti a chiedere a Don Giovanni aiuto per rintracciare l´ignoto assassino del Commendatore, senza sapere che è stato proprio lui. Donna Elvira arriva e dice di non credere a Don Giovanni, ma questi la accusa di essere pazza (Non ti fidar oh misera). Donna Anna e Don Ottavio rimangono soli: Donna Anna ha riconosciuto dalla voce di Don Giovanni, l´uccisore del padre e ricorda al fidanzato la sua promessa e poi parte (Or sai chi l´ onore). Rimasto solo, Don Ottavio non crede alle parole di Donna Anna, ma prima di arrestare Don Giovanni, decide di andarla a consolare (Dalla sua pace).
Don Giovanni, per sedurre Zerlina, ordina a Leporello di organizzare una grande festa in onore del matrimonio (Fin ch´ han dal vino). Don Giovanni invita Masetto e Zerlina al ballo. Arrivano contadini e contadine in festa e iniziano a scherzare e ballare (Riposate vezzose ragazze). Il cavaliere balla con Zerlina e la conduce in disparte per farla sua, mentre Leporello intrattiene ancora Masetto. Ma la giovane grida fuori scena e tutti vengono in suo soccorso. Don Giovanni dapprima cerca di accusare della tentata violenza l´ innocente Leporello, ma Donna Elvira, Donna Anna e Don Ottavio,lo accusano apertamente e cercano di arrestarlo insieme a Masetto, Zerlina e agli altri paesani. Don Giovanni e Leporello, però, riescono a fuggire (Ecco il birbo).
Atto II
Sera, di fronte alla casa di Donna Elvira. Don Giovanni e il suo servo Leporello discutono animatamente (Eh via, Buffone). Inizialmente quest´ultimo, dopo le accuse rivoltegli ingiustamente, vorrebbe prendere le distanze dal suo padrone, ma questi, offrendogli del denaro, lo convince a tornare al suo servizio attuando una nuova conquista: scambiare con lui gli abiti in modo che mentre Leporello distrae Donna Elvira, egli possa corteggiare impunemente la di lei cameriera. Donna Elvira, affacciatasi alla finestra (Ah, taci ingiusto core), cade nel tranello e si illude che Don Giovanni si sia pentito e ravveduto.
Dopo che Donna Elvira e Leporello travestito si sono allontanati, Don Giovanni intona una serenata sotto la finestra della cameriera (Deh vieni alla finestra). Sopraggiunge Masetto in compagnia di contadini e contadine armati in cerca di Don Giovanni per ucciderlo. Protetto dal suo travestimento, Don Giovanni riesce a far allontanare tutti gli altri tranne Masetto (Metà di voi quà vadano): rimasto solo con il giovane e con l´inganno privato delle sue armi, Don Giovanni lo prende a botte e si allontana. Zerlina, di lì passante, soccorre il marito che quando le rivela l´ accaduto, decidono di catturare non solo Don Giovanni ma anche Leporello dato che Masetto crede di esser stato picchiato da lui (Vedrai carino).
Nel frattempo, Leporello travestito non sa più come comportarsi con Donna Elvira che lo incalza e vorrebbe fuggire senza dare nell´ occhio: trovata un uscita, Leporello decise quindi di scappare, ma arrivano anche Donna Anna, Don Ottavio, Zerlina e Masetto accompagnati da srevi, contadini e contadine, che, credendolo Don Giovanni, si fanno avanti per catturarlo e ucciderlo(Sola sola in buio loco), ma Leporello rivela la sua vera identità. La cosa però non cambia, Zerlina lo accusa di aver picchiato Masetto quindi lo vogliono uccidere ma Leporello spiega a Masetto e a Zerlina di non sapere nulla, dato che è da un´ ora he gira con Donna Elvira (Ah, pietà signori miei), poi fugge. Don Ottavio è sempre più deciso ad assicurare Don Giovanni alla giustizia e parte per vendicare gli amici (Il mio tesoro). Mentre Masetto cerca Don Giovanni, Zerlina raggiunge Leporello e cerca di ucciderlo ma con l´ inganno Leporello riesce a fuggire (Per queste tue manine). Zerlina, insieme a Donna Elvira, cercano di inseguirlo ma sopraggiunge Masetto che spiega che Leporello è innocente perché ha visto Don Giovanni con gli abiti del servo, poi partono. Donna Elvira, rimasta da sola, dà sfogo a tutta la sua amarezza e rabbia ai suoi sentimenti contrastanti, divisi fra l´amore per Don Giovanni e il desiderio di vendetta nei suoi confronti.
È notte fonda, verso le due. Don Giovanni si è rifugiato nel cimitero e attende Leporello. Questi arriva e racconta al padrone ciò che gli è capitato dicendo che avrebbe fatto meglio ad andarsene invece di accettare la sua offerta di soldi: Don Giovanni reagisce ridendo di gusto all´ accaduto del suo servo, ma all´improvviso si ode una voce minacciosa: ´Di rider finirai pria dell´aurora´. Stupìti, si guardano intorno per vedere di chi fosse quella voce tenebrosa, ma la si sente ancora dicendo ´Ribaldo, audace, lascia ai morti la pace´. È la statua funebre del Commendatore a parlare. Leporello è tremante nascosto sotto una panchina, ma Don Giovanni non ne è per nulla intimorito, anzi, ordina beffardo a Leporello, terrorizzato, di invitarla a cena (Oh statua gentilissima): la statua accetta rispondendo terribilmente ´Sì´.
Palazzo del Commendatore, notte. Don Ottavio chiede se Donna Anna è decisa a sposarlo. Donna Anna dice che lo ama moltissimo ma è addoloratissima per la perdita del padre, quindi dice che potrà sposarlo solo se arresteranno il colpevole di questo atroce delitto ossia Don Giovanni (Non mi dir). Don Ottavio non può fare a meno di darle ragione: Don Ottavio e i suoi amici vendicheranno il Commendatore, ma nessuno di loro sa che Don Giovanni lo ha invitato a cena nel suo palazzo.
Nel palazzo di Don Giovanni, tutto è pronto per la cena: la cena pronta, i musicisti a posto ecc... Quindi Don Giovanni si siede a mangiare (Già la mensa è preparata). Il licenzioso cavaliere si intrattiene ascoltando brani delle opere: Una cosa rara di Vicente Martín y Soler, Fra i due litiganti il terzo gode di Giuseppe Sarti e in fine in una spiritosa autocitazione, Le nozze di Figaro dello stesso Mozart. Giunge all´improvviso Donna Elvira (Ultima prova dell´ amor mio), che implora ancora una volta a Don Giovanni di pentirsi, ma questi si prende gioco di lei e la caccia via. La donna esce di scena, ma la si sente gridare terrorizzata. Don Giovanni ordina a Leporello di andare a vedere cosa stia accadendo là fuori e si sente un altro grido e questa volta è Leporello che torna pallidissimo e tremante (Ah, signor, percarità): alla porta c´è la statua del Commendatore. Lo stesso Don Giovanni, allora, si reca ad accoglierla, a testa alta e Leporello si nasconde sotto al tavolo. Entra quindi la statua del Commendatore (Don Giovanni a cenar teco) vedendo Don Giovanni stupìto e Leporello tremante che cerca di scappare con Don Giovanni, ma egli rifiuta. Il ´convitato di pietra´ vuole ricambiare l´invito, e propone a Don Giovanni di recarsi a cena da lui, porgendogli la mano. Impavido e spericolato, Don Giovanni accetta e stringe la mano della statua: pur prigioniero di quella morsa letale, rifiuta fino all´ultimo di pentirsi. Il Commendatore, molto arrabbiato, scompare in mezzo a nubi di foschia (Ah tempo più non v´è), improvvisamente compare fuoco da diverse parti e si sente un gran terremoto; sono Demoni e Diavoli che stanno richiamando Don Giovanni all´ inferno (Tutto a tue colpe è poco), cerca di sfuggire ai mostri ma il loro potere è troppo forte e Don Giovanni viene quindi inghiottito dalle fiamme dell´inferno. Giungono gli altri personaggi con servi, contadini e contadine pronti ad arrestare Don Giovanni. Leporello riferisce l´orribile scena appena accaduta: dato che il Cielo ha punito l´incorreggibile libertino, Don Ottavio chiede a Donna Anna se questa volta è disposta a sposarlo ma il suo cuore si deve ancora sfogare. Masetto e Zerlina vanno a cena insieme con gli amici, Donna Elvira si ritira in convento e Leporello va a cercare un padrone più buono (Resti dunque quel birbon). Finalmente il dissoluto è stato punito (Alla vita è sempre ugual).
Date Novembre 2025
Opernhaus Bratislava/Pressburg – Don Giovanni
Bratislava, Slowakisches Nationaltheater - Neubau Des Nationaltheaters
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