The Three Tenors - Opera Arias, Naples and Songs | sold out!

Ispirato al popolare concerto dei Tre Tenori L. Pavarotti, P. Domingo e J. Carreras che ebbe luogo a Los Angeles nel 1994, questo spettacolo vedrà le incantevoli voci di tre tenori, Alessandro Fortunato, Francesco Fortes e Stefano Sorrentino, accompagnati da archi e pianoforte a coda nell’esecuzione delle più celebri arie d’opera italiane da Tosca, La Traviata e L’Elisir d’amore, seguite dalle popolari canzoni napoletane come “O’sole mio” e “Torna a Surriento”.

Opera e tradizione napoletana, insieme, danno vita a un’incredibile esperienza musicale nella meravigliosa cornice del Museo Correale di Terranova.
DEGUSTAZIONE
Dopo il concerto una degustazione nel giardino della Villa di prodotti tipici della Penisola: limoncello, finocchietto, mirto, liquirizia e pasticceria napoletana da degustare sotto le stelle. 5 euro per persona.
Disabili e bambini sotto i 7 anni possono assistere al concerto gratuitamente.
Durata approssimativa (min.): 90


ARTISTI
Tenori: Alessandro Fortunato, Francesco Fortes, Stefano Sorrentino
pianoforte: Ivan Antonio
violino: Andrea Montella, violoncello: Norma Ciervo

ORARIO DI APERTURA h. 20.00
WELCOME DRINK h. 20.00
ORARIO DI INIZIO CONCERTO h. 21.00
ORARIO DI FINE h. 22.30
INTERVALLO 10 minuti fra i due tempi del concerto

programma

I Tempo

AUSTÍN LARA

Granada



GIUSEPPE VERDI

Rigoletto

La donna è mobile



GIACOMO PUCCINI

Tosca

E lucean le stelle



PIETRO MASCAGNI

Cavalleria Rusticana

Intermezzo



GAETANO DONIZETTI

L’Elisir d’amore

Una furtiva lagrima



RUGGERO LEONCAVALLO

Pagliacci

Recitar... vesti la giubba!



GIACOMO PUCCINI

Turandot

Nessun dorma



GIUSEPPE VERDI

La Traviata

Libiam nei lieti calici



II Tempo

RENATO CAROSONE

Medley canzoni napoletane



TEODORO COTTRAU

Santa Lucia



EDUARDO DI CAPUA

Maria Marì



ENRICO CANNIO

O’ surdato nnamurato



EDUARDO DI CAPUA

‘O Sole mio



DOMENICO MODUGNO

Nel blu dipinto di blu



ANDREA BOCELLI

Con te partirò



LUCIO DALLA

Caruso



ERNESTO DE CURTIS

Torna a Surriento



LUIGI DENZA

Funiculì Funiculà

 

Luogo

Il Palazzo Reale di Ischia fu eretto per volere di Francesco Buoncore nel 1735, ben prima di passare nelle mani della famiglia reale dei Borbone e divenire, dunque, propriamente una reggia, a seguito della rivoluzione napoletana del 1799. L’elemento più sorprendente di questa tenuta è la presenza, al suo interno, di tre sorgenti termali definite “miracolose” che, nel corso della progettazione architettonica del giardino, furono sapientemente convogliate in vasche per la realizzazione di un vero e proprio centro balneare termale a cui affluì tutta la nobiltà della corte borbonica. Ferdinando II di Borbone volle che il lago vulcanico preesistente fosse trasformato in un porto, creando così l'attuale porto di Ischia. Il sovrano, inoltre, affidò la cura del giardino all'architetto Carlo Vanvitelli e al botanico Giovanni Gussone, ai quali espresse il desiderio che il verde si adattasse armonicamente all'ambiente naturale circostante, pur includendo alcuni effetti scenografici che sorprendessero il visitatore nel corso della sua passeggiata, con nuove specie arboree ad ogni curva dei sentieri o nuovi scorci di affaccio sul giardino o sul porto. La collina ricoperta di pietra lavica fu trasformata, così, in una pineta, accanto alla quale furono disposti una vigna e un agrumeto. I viali furono adornati di aiuole di camelie, eucalipti, platani e querce. Lo stile neoclassico della reggia fu richiamato dall'inserimento di statue, busti e reperti archeologici ad abbellimento del giardino, mentre l'effetto sorpresa fu garantito dalla realizzazione di false grotte di pietra vulcanica.