folkshilfe - unplugged

Aufgrund des großen Erfolges gehen folkshilfe mit ihrer “Unplugged“ Tour 2025 im Winter in die Verlängerung. Mit neuen Songs vom “bunt“ Album und tollen Gastmusiker:innen zeigen sie sich im bestuhlten Rahmen von einer ganz persönlichen Seite. Die Band spielt wieder in Konzerthäusern ein konzertantes Set mit Pause.

folkshilfe sind gekommen, um zu bleiben. Das Trio macht weiter das, wofür man es seit mittlerweile über 10 Jahren kennt: Popmusik, die in keine Schublade passt. Ihre einzigartige Mischung aus “Quetschn“, Synthesizer und Dialekt erreicht Menschen aller Altersgruppen und Lebensphasen.

Spätestens seit ihren diesjährigen Amadeus-Nominierungen für ihren Song “Ohne di“, Liveact des Jahres und Song des Jahres mit “Owa vom Gas“ steht fest: folkshilfe reiten unaufhaltsam auf ihrer Erfolgswelle. Sie begeistern nicht nur die Radiolandschaft, sondern füllen mit ihren ausverkauften Konzerten im gesamten deutschsprachigen Raum die Hallen.

Luogo

Il Piccolo Teatro del Festival, situato nella Hofstallgasse, ha ospitato per ottant’anni rappresentazioni di piccole opere e spettacoli di prosa. È stato costruito da Clemens Holzmeister che ha realizzato anche il Grande Teatro del Festival. Sin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1925 l’edificio venne ricostruito più volte, nel 1937 l’auditorio subì uno spostamento di 180° dopodiché si rese necessaria un’aggiunta allo spazio scenico del teatro. L’auditorio misurava allora circa 55 metri di lunghezza.
Dopo l’annessione dell’Austria alla Germania di Hitler nel 1938, gli affreschi di Anton Faistauer, i mosaici di Anton Kolig e le sculture di Jakob Adlhart furono ritenuti "arte degenerata". Clemens Holzmeister non era più considerato opportuno dal punto di vista politico e così seguì una nuova trasformazione compiuta dallo "scenografo del Reich" Benno von Arent, che sostituì il rivestimento di legno con un soffitto a stucco con tanto di ornamenti dorati.
Nel 1939 si ebbe la prima rappresentazione: "Il Cavaliere della rosa" di Richard Strauss diretto da Karl Böhm. Le condizioni in fatto di acustica e visibilità si dimostrarono sfavorevoli per cui si ebbe l’ennesima modifica negli anni 1962/63. Gli architetti salisburghesi Hans Hofmann ed Erich Engels conferirono alla sala l’aspetto che mantenne fino al 31 agosto del 2004.

Casa per Mozart
In occasione dell’Anno Mozartiano nel 2006 le scuderie di corte d’un tempo vennero trasformate per l’ultima volta finora dall’architetto Wilhelm Holzbauer, un allievo di Clemens Holzmeister, e dal lussemburghese François Valentiny per realizzare la "Casa per Mozart". I tre portoni d’ingresso sono opera di Josef Zenzmaier, e l’artista tedesco Michael Hammers ha concepito e realizzato la "Parete d’oro" nel foyer. Per l’inaugurazione solenne è stata scelta la rappresentazione dell’opera di Mozart "Le nozze di Figaro" diretta da Nikolaus Harnoncourt. La Casa per Mozart può ospitare fino a 1.580 spettatori, con 1.495 posti a sedere e 85 posti in piedi. Ora la Felsenreitschule e la "Casa per Mozart" possono venire utilizzate contemporaneamente.